Internazionale San Marino annullata per killer di cani

La conferma che nessuno a San Marino avrebbe voluto avere sembra dunque arrivata. Uno dei bocconi avvelenati che il killer di cani potrebbe aver usato come esca per colpire i partecipanti 27° esposizione canina è stato ritrovato nel terreno circostante l’area espositiva in zona Murata.

Ora è al vaglio degli esperti che dovranno analizzarla per capire se contiene veleno e avvallare, così, i sospetti di dolo che fin da subito erano stati avanzati per spiegare le morti improvvise e i malori dei cani che dovevano partecipare all’evento.

LA CONTA DEI DANNI. Intanto, il governo ha già fatto sapere che si costituirà parte civile per i danni economici e di immagine contro il killer che da mesi terrorizza i padroni e gli amanti dei cani, obbligandoli a uscire solo per lo stretto indispensabile dato dalle necessità fisiologiche e non senza un’angoscia tremenda.

Il bilancio è pesante già fin d’ora e i danni economici e turistici dei prossimi mesi sono incalcolabili. Due cani morti e uno salvato in exstremis. La manifestazione annullata ieri in prima mattinata su decisione della Gendarmeria per evitare che altri animali potessero morire e per iniziare la ricerca a tappeto degli eventuali bocconi o sostanze avvelenate sparse sul terreno che poi effettivamente sono state trovate. Ce n’è abbastanza per temere la compromissione della estiva, la migliore per l’economia di ogni città turistica quale è San Marino.

AFFRONTO INACCETTABILE. L’ora della svolta sembra, tuttavia, arrivata e per il killer non sarà più vita facile. Colpendo alla mostra internazionale canina che si stava tenendo a Murata, nell’area dell’ex tiro a volo, il killer che da alcuni mesi semina il terrore tra i residenti, decimando i quattro zampe, ha decisamente alzato il tiro. Ma questo potrebbe essere l’inizio della fine del suo piano criminoso: tutti ora dicono che “la misura è colma”. Come l’Associazione Protezione Animali della Repubblica di San Marino (Apas) che, dopo la sfida lanciata dal killer con il raid all’esposizione ha deciso che non starà a guardare, aspettando le prossime vittime. Se di sfida si tratta tutti si dicono pronti a raccoglierla.

LE ULTIME VITTIME. Quelle del Kennel Club, potrebbero essere insomma le ultime vittime del serial killer di cani. Il primo caso di avvelenamento alle 1,30 di ieri mattina quando uno dei partecipanti, prima di andare a dormire, ha portato il suo cane a fare una breve passeggiata nell’area del parcheggio dell’ex tiro a volo, dove quasi tutti avevano lasciato le loro auto. Pochi minuti dopo l’animale, un Cao de Aqua (un cane da acqua) portoghese si è sentito male, ma grazie alla prontezza del padrone che ha avvertito il veterinario dell’organizzazione è stato possibile salvarlo con una lavanda gastrica fatta immediatamente. Altri due animali invece, un Dalmata di proprietà di un cittadino tedesco e un Terrier di un milanese che improvvisamente hanno cominciato ad accusare gli stessi sintomi non ce l’hanno fatta. Lo sgomento, il dolore e la tanta rabbia che si sono subito diffusi tra i padroni dei 1.713 cani iscritti alla competizione e arrivati da Russia, Germania, Spagna, Austria, Repubblica Ceca, Svizzera oltre, naturalmente, che da mezza Italia. Tanto che la moglie del tedesco proprietario di una delle vittime si è sentita male per lo choc e ha dovuto ricorrere alle cure dei medici in ospedale.

UNA FIACCOLATA PER I CANI. Alla luce di questi nuovi avvelenamenti, il Consiglio Direttivo dell’Apas ha invitato tutti a partecipare questa sera ad una fiaccolata per sensibilizzare l’opinione pubblica sui gravi episodi verificatesi ultimamente a danno degli amici a quattro zampe. E che si tratti di una vera e propria emergenza cani su cui è impossibile non intervenire lo dimostra anche la presa di posizione netta e decisa delle istituzioni che costituendosi parte civile non la faranno passare liscia al responsabile non appena sarà individuato.